Quali bonus edilizi nel 2023?

<strong>Quali bonus edilizi nel 2023?</strong>

Quali sono i bonus prorogati al 2023?

In questo articolo, vedremo insieme i bonus edilizi ai quali si potrà accedere nel corso del 2023. 

Rispetto al passato, il panorama delle agevolazioni ha subito delle modifiche sostanziali: in primis l’eliminazione del bonus facciate e la riduzione, tranne che per alcune eccezioni, del Superbonus al 90%.

Un’altra novità del 2023 è l’obbligo di affidare l’esecuzione dei lavori di importo superiore a 516.000 euro a imprese che al momento della sottoscrizione del contratto di appalto o subappalto sono in possesso della certificazione SOA. Vediamo questi punti nel dettaglio.

 

Come funziona il Superbonus 100 nel 2023?

Facciamo subito una premessa. Il Superbonus al 110%, introdotto a partire da luglio 2020, ha subito due forti ridimensionamenti in questo 2023 legati sostanzialmente agli alti costi per lo Stato e alle numerose frodi sulla cessione del credito e gli sconti in fattura.

Stop a cessione del credito e sconti in fattura

Proprio su questo ultimo punto il Governo italiano ha deciso di dire basta: grazie al Decreto legge pubblicato il 17 febbraio in Gazzetta Ufficiale, non è più possibile cedere il credito del Superbonus né beneficiare dello sconto in fattura.

Questo almeno per chi non ha (al 17 febbraio) già deliberato i lavori e presentato la Cila: per queste persone, il Superbonus resta comunque operativo, ma torna ad essere una normale detrazione rimborsata in quattro anni dallo Stato.

In ogni caso va ricordato che su tutta la documentazione necessaria va comunque apposto il visto di conformità dal CAF, anche se non si può più accedere alla cessione del credito o allo sconto in fattura e si indica la detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Detrazione dal 110 al 90%

La seconda importante modifica, che riguarda questa volta proprio il Superbonus, è stata introdotta a fine 2022 con il decreto Aiuti-quater e prevede la riduzione della detrazione da 110% a 90% per i lavori iniziati dopo il 1° gennaio 2023.

Tuttavia, lo stesso decreto ha anche dato una nuova chance alle villette, introducendo come barriera di accesso alla misura una sorta di quoziente familiare.

Con la manovra di bilancio, poi, era stato prorogato al 31 dicembre il termine per presentare la Cila da parte dei condomini per rimanere nel 110% anche nel 2023.

Bonus abbattimento barriere architettoniche

A seguito della proroga disposta dalla legge di Bilancio 2023 fino al 31 dicembre 2025 è possibile fruire ancora sul bonus 75% per l’abbattimento, o eliminazione, delle barriere architettoniche, introdotto dalla legge di Bilancio 2022.

La detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli immobili funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

I lavori devono interessare edifici già esistenti, mentre non è invece previsto nessun limite per quanto riguarda la categoria catastale degli immobili.

Bonus facciate

Con il 2023 è invece arrivato a scadenza il bonus facciate. Pertanto, è possibile fruire della detrazione fiscale (pari, nel 2022, al 60%) solo per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.

Per la corretta applicazione della data di sostenimento della spesa:

    • le persone fisiche, gli esercenti arti o professioni e gli enti non commerciali devono fare riferimento alla data di effettivo pagamento (criterio di cassa). Per i soggetti che applicano i criteri di cassa, il pagamento dell’intera spesa entro il 31 dicembre 2022, indipendentemente dallo stato di completamento dei lavori previsti, permette di beneficiare del bonus facciate anche nel 2023;
    • le imprese individuali, le società e, in genere, gli enti commerciali, devono fare riferimento alla data di ultimazione della prestazione (criterio di competenza), indipendentemente dalla data del pagamento. Tali soggetti sono esonerati dall’obbligo di pagamento mediante bonifico bancario o postale. In tal caso, la prova delle spese può essere costituita da altra idonea documentazione.

Bonus minori

Nessuna modifica è invece intervenuta per gli altri bonus “minori”.

Nel 2023 è confermata la detrazione Irpef al 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (di cui all’articolo 16-bis del TUIR), con limite di spesa a 96.000 euro (anziché 48.000 euro).

Continua ad essere fruibile l’ecobonus ordinario” al 50-65-70-75% e il sisma bonus “ordinario” (anche acquisti) al 50-70-75-80-85%.

In vigore anche il bonus unico 80-85% per gli interventi su parti comuni di edifici condominiali ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica.

È poi disponibile anche il bonus verde, la detrazione Irpef del 36% per interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato.

Obbligo di certificazione SOA

Un’importante novità con cui deve confrontarsi chi avvia lavori nel 2023 è il nuovo obbligo, per i lavori di importo superiore a 516.000 euro, di chiedere alle imprese certificazione SOA.

Sono previsti due step temporali.

Dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023 le imprese dovranno dimostrare di aver fatto almeno richiesta agli enti certificatori. 

L’obbligo del possesso della certificazione è previsto invece dal 1° luglio 2023.

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